Un deputato di destra e alcuni colonnelli organizzano un colpo di Stato, ma il ministro degli Interni reagisce, facendo approvare leggi eccezionali grazie alle quali, sotto le apparenze di un ritorno all'ordine democratico, avviene il vero colpo di Stato. Sullo sfondo del golpe Borghese e delle trame nere, M. Monicelli fa la sua 1ª incursione – su un copione di Age & Scarpelli – nella satira politica di attualità.
Fascist Legacy ("L'eredità del fascismo") è un documentario della BBC sui crimini di guerra commessi dagli italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. La RAI acquistò una copia del programma, che però non fu mai mostrato al pubblico. La7 ne Il documentario, diretto da Ken Kirby, ricostruisce le terribili vicende che accaddero nel corso della guerra di conquista coloniale in Etiopia – e negli anni successivi – e delle ancora più terribili vicende durante l’occupazione nazifascista della Jugoslavia tra gli anni 1941 e 1943. Particolarmente crudele la repressione delle milizie fasciste italiane nella guerriglia antipartigiana in Montenegro ed in altre regioni dei Balcani. Tali azioni vengono mostrate con ottima, ed esclusiva, documentazione filmata di repertorio e con testimonianze registrate sui luoghi storici nella I puntata del film. Il documentario mostra anche i crimini fascisti in Libia e in Etiopia. Nella II puntata il documentario cerca di spiegare le ragioni per le quali i responsabili militari e politici fascisti -colpevoli dei crimini- non sono stati condannati ai sensi del codice del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Conduttore del film è lo storico americano Michael Palumbo, autore del libro “L’olocausto rimosso”, edito -in Italia- da Rizzoli. Nel film vengono intervistati -fra gli altri- gli storici italiani Angelo Del Boca, Giorgio Rochat, Claudio Pavone e lo storico inglese David Ellwood.
Attraversando la storia della psichiatria, questo documentario si propone di mettere in discussione non solo le sue tecniche, ma il suo stesso fondamento scientifico.Attraverso le testimonianze di chi direttamente ha vissuto una storia psichiatrica si cerca di ricostruire il percorso che ha trasformato questa "falsa scienza" da tecnica di controllo sociale e branca della medicina.
Volevano braccia e sono arrivati uomini... "Il Tempo delle Arance" (30 min)realizzato da InsuTv a Rosarno nei giorni del pogrom e della deportazione dei migrantiper ritrovare, nelle immagini e nei racconti dei protagonisti, le ragioni della ribellione contro la violenza e l'apartheid. Cui è seguita la vendetta della mafia e del governo...
A cura dell' ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO
Realizzato da: Paolo Isaja e Maria Melandri
Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio1891 – Roma, 27 aprile1937) è stato un politico, filosofo e giornalistaitaliano. Tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia (1921), fu incarcerato fra il 1926 e il 1937 dal regime fascista di Mussolini e rilasciato poco prima della morte, avvenuta in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute durante gli anni di prigionia. I suoi scritti – nei quali studiò e analizzò la guida culturale e politica della società – sono considerati fra quelli intellettualmente più originali della tradizione filosofica marxista. Uno dei suoi contributi principali fu il concetto di egemonia culturale, secondo il quale le classi dominanti della società capitalista forzano la classe lavoratrice ad adottare i propri valori, con l'obiettivo di rinsaldare lo Stato intorno a un "senso comune" imposto.
Documentario prodotto dal collettivo del cinema militante durante le giornate dell'aprile 1975 a Milano prima, durante e dopo gli assassinii di Claudio Varalli e Giannino Zibecchi. 46 minuti di filmati sugli avvenimenti, le manifestazioni, gli scontri e le interviste.
A cura del centro studi libertari Archivio G.Pinelli testo: Pino Cacucci voci:Francesca Gatto,Paolo rossi.
Le immagini di questo filmato sono state girate tra il 1936 e il 1937 da operatori del Sindicato de la Industria del Espetaculo bi Barcellona aderente alla CNT (Confederacion Nacional del Trabajo). Finalizzato a sollecitare la solidarieta' internazionale antifascista, il commento originale del film, intitolato Fury over Spain", era in inglese, con una retorica modellata allo scopo. Alla metà degli anni Settanta, verso la fine dell'era franchista, il Comitato Spagna Libertaria di Milano ebbe dagli archivi iconografici della CNT in esilio copia di questo filmato per il quale riscrisse la colonna sonora secondo lo «spirito dell'epoca». Vent'anni dopo, il Centro Studi Libertari/Archivio Giuseppe Pinelli ha rimesso in circolazione questo filmato con un commento sonoro nuovamente rimesso allo stile dei tempi. E con le stesse immagini, beninteso. Perché la memoria di un evento storicamente enorme non si perda.
Regia: Paolo Cognetti Soggetto: Marco Carraro e Paolo Cognetti Anno di produzione: 2005 Durata: 52’ Prodotto da Coordinamento sezioni ANPI zona 4 Milano e Dropout Officina dell’immagine
Un giovane universitario e frequentatore di un centro sociale,spinto da una scarsa conoscenza e da un vago bisogno, decide di incontrare unvecchio partigiano e di trascorrere con lui alcune giornate. Quella che era una remota eco incomprensibile, riaffiorante di tanto in tanto da sparse e diverse fonti, gli si precisa e concretizza via via, attraverso le parole semplici e quasi dimesse del vecchio, in fatti, persone e luoghi.
Cinquecentomila, forse un milione, furono i Rom e i Sinti sterminati dai nazifascisti, a cui vanno aggiunti quelli uccisi in strada, o comunque perseguitati nei territori occupati di tutta Europa. L’assenza, nel nostro paese, di una esplicita legislazione razziale relativa agli zingari non deve trarre in inganno: anche il fascismo fu responsabile di persecuzioni e deportazioni, sia nei confronti di Rom e Sinti insediati sul territorio nazionale, sia nei confronti di quelli che si trovavano nei paesi occupati dal nostro esercito. Il documentario apre sottolineando il rifiuto, la rimozione, che molti anziani continuano ad opporre al tentativo dei più giovani di indagare ed elaborare la memoria della Porrajmos.
I testimoni della resistenza si fanno sempre più rari, ma casualmente un anonimo partigiano interviene davanti alla telecamera durante un intervista ad alcuni musicisti di strada sui temi del Forum SocialeEuropeo di Firenze. Tutto nasce per caso lungo le rive dell’Arno: dieci minuti di monologo vivace che rinfrescano la memoria, passando dai temi della liberazionealla politica di oggi attraverso aneddoti e riferimenti storici. DI: STEFANO LORENZI,FEDERICO MICALI,TERESA PAOLI